L’addio di Montolivo, il Diavolo invisibile

Quando un amore duraturo si esaurisce, a raccogliere i pezzi sono entrambe le parti.

C’è chi va via commosso perché sa che il tempo si è esaurito, come Massimiliano Allegri con la Juventus, e c’è chi invece va via mantenendo una dignità nonostante l’orgoglio ferito e la voglia di dimostrare: a questa voce leggere Daniele De Rossi con la Roma. In questa stagione, però, c’è una terza via: quella che online viene chiamata ghosting, cioè esserci senza farsi vedere, neanche per errore.

Come il tipo o la tipa con cui sei uscito un paio di volte e poi sparisce senza farsi sentire, ma ogni tanto piazza un ‘mi piace’ o una visualizzazione su una stories di Instagram. E in Serie A, più o meno, è successo questo: Riccardo Montolivo è stato ‘ghostato’ dal Milan. E problemi personali, a detta di Gattuso, non ce ne sono stati.


Dopo sette lunghi anni, altalenanti e con fascia al braccio annessa, il centrocampista milanese dagli occhi chiari lascia il Milan con contratto in scadenza a giugno 2019. Per lui, però, non c’è stato l’abbraccio di San Siro. In questo campionato, nello specifico, ci sono state solo 17 panchine e nulla più, se non una sfilza di ‘non convocato’. E pensare che solo 3 anni fa i compagni subito pensarono a lui, ancora capitano, dopo il crack del crociato rimediato in Nazionale.


Per il Monto la crisi del settimo anno sembra una costante. Dopo sette anni di Fiorentina, Riccardo nel 2012 lascia Firenze per salire a Milano. Sette stagioni in viola, e poi sette in rossonero. E ora si ricomincia.

In sette anni non è passato inosservato: col Diavolo totalizza 158 presenze e 8 gol in rossonero. Un percorso, però, che gli frutta un solo titolo in bacheca: la Supercoppa Italiana del 2016. Cambieranno gli allenatori, cambierà anche ruolo diventando incontrista, ma Montolivo in fondo era sempre lì, con capello bagnato svolazzante e la maglia del Milan addosso.

Quest’anno, invece, saluta anche lui nonostante non si sia praticamente visto: sui social nessun commento, e l’ultimo post che lo ricollega al Milan è su Instagram, datato 29 dicembre 2018. Come soggetto una foto dei compagni che festeggiano. Dove lui, se notiamo bene, non c’è. Ma pazienza, una volta capitani forse lo si è sempre, anche senza galloni.


E pazienza se sulla nave, quest’anno, per uno che ha vestito i galloni da capitano non c’è stato più spazio: ghostato o meno, dunque, un saluto dignitoso al Monto val bene farlo. Almeno per i bei tempi andati.

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