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Canotte da incubo - Crampi Sportivi

Canotte da incubo

Stimolati dall’iniziativa degli account di NBA Europe, che hanno chiesto ai propri follower di votare la migliore jersey di tutti i tempi – una di quelle robe dove ogni volta scorre il sangue, dove sul campo restano morti e feriti, dove difficilmente la migliore scelta rientra nel novero delle opzioni (a proposito: la miglior jersey della storia della NBA è questa, con buona pace delle dieci selezionate)…

… abbiamo pensato a quale potrebbe essere, invece, una classifica VERAMENTE interessante, di cui si sente la necessità, una di quelle che contengono rivelazioni scomode ma hey, qualcuno doveva pur dirvelo. E quindi, eccoci qua: le dieci divise più brutte mai concepite da americana mente, secondo l’insindacabile e implacabile giudizio di Crampi.


10) Boston Celtics “Parquet Pride”, 2014

Marcus Smart Boston Celtics #36 Gray Alternate Parquet Pride New Swingman Jersey
Ma il parquet dei Celtics non è mai stato grigio!

Meglio nota come “il pigiama dei Celtics”, ottima per i vostri riposini primaverili, quando è ancora troppo presto per dormire in mutande – posto che le divise da basket con le maniche sono tutte brutte, questa diciamo che si impegna a fare peggio delle altre, introducendo oltretutto nel mix un colore che con la gloriosa franchigia di Boston non ci azzecca niente. O era una partnership con l’Alessandria calcio che non abbiamo capito?

9) New York Knicks, 1979-1983

PAUL WESTPHAL | New York Knicks 1981 Throwback NBA Basketball Jersey
Con quella scritta un po’ così, come quando alle medie scrivevamo NEW YORK a mano sul diario

La franchigia della Grande Mela è una delle uniche due squadre che ha disputato tutte le stagioni della storia della NBA, senza aver mai cambiato nome né sede (l’altra è quella del pigiama qua sopra). Nell’arco di tempo che andava da fine anni settanta ai primi anni ottanta, vai a capire perché, decisero di abbandonare la tradizionale combinazione di colore con arancio, blu e bianco e sostituire l’arancio col rosso. Cioè, il perché si può capire: c’era da rincorrere la popolarità dei Nets della ABA. Ma il font?

8) Sacramento Kings Alternate Throwback, 2019

Massì, NBA, NFL, Kings, Vikings, chi vuoi che se ne accorga?

Avete presente la moda di creare maglie celebrative a tutti i costi, perché tanto qualcuno abbocca e se le prende? Ecco, i Sacramento Kings, nati nel 1945 come Rochester Royals e transitati poi per Cincinnati, Omaha e Kansas City, attualmente in striscia aperta di 15 (QUINDICI!) stagioni senza qualificarsi ai playoff, serie più lunga della storia NBA eguagliata, hanno pensato che potesse essere una buona idea celebrare i loro 35 anni in città. Ecco, diciamo che l’azzardo è stato bello (si fa per dire) grosso.

7) Utah Jazz Swingman Alternate, 1996-97

Swingman Karl Malone Utah Jazz 1996-97 Jersey
“Mi ricordo montagne viola e verdi, e le corse di una bambina…”

Incredibile a dirsi, la divisa dei Jazz con le montagne innevate incontra il favore di molti. Non dovrebbe sfuggire l’equivoco filologico innescato dal trasferimento di una franchigia da New Orleans, patria del Jazz, a Salt Lake City, dove solitamente non si improvvisa molto. Infatti, una volta capita la cosa, si è tornati a loghi più attinenti con le note musicali e la palla da basket. Ma se ancora ancora le versioni viola e bianca, viste anche nelle due apparizioni di Stockton, Malone & soci alle finals, si potevano guardare, questa con l’uso del verde (primo colore delle maglie dei Jazz) è decisamente too much.

6) San Antonio Spurs Camouflage, 2013

Abbiamo già detto che le T-shirt sono brutte, come divise, vero? E che dire di una T-shirt COI PIXEL?

Va detto: le divise “Army” hanno un senso molto americano, e l’operazione vista nell’insieme ci sta, ovviamente. Sono i risultati finali ad essere sovente discutibili in generale. Questa degli spurs, però, le batte un po’ tutte, vuoi per la scarsa leggibilità del numero, vuoi perché la fantasia mimetica sembra fatta col Commodore 64, con quei bei quadrati verdi in bella vista, vuoi per quegli inserti grigi sulle spalle, così, come se uno avesse da tenere due pistole sotto le ascelle, con tanto di fondina.

5) Washington Wizards Baltimore Pride, 2016

Qui è necessario sottolineare il tocco di stile del coordinato canotta+pantalone

Antefatto necessario. I Washington Wizards, prima di chiamarsi Wizards, erano i Washington Bullets, nome poi cambiato perché poco “politically correct”. Prima ancora di essere i Washington Bullets, sono stati per un decennio, dal 1963 al 1973, i Baltimore Bullets. Da qui il “Baltimore Pride” richiamato da questa divisa, sostanzialmente un’attualizzazione di quella dei Bullets – meglio dell’originale, va detto. Senza però poter far cenno al nome originale, ovviamente, visto che nel frattempo c’era anche stata quella brutta storia tra Crittenton e Arenas. Da qui, la scelta di fare un “tributo muto”, oltretutto con le maniche.

4) Toronto Raptors Global Games Away, 2007

ma queste strisce gialle, a chi sono venute in mente?

Va detto: la divisa dei Toronto Raptors dei primi anni, specialmente nella versione Esposito, è stata per un tot di tempo una delle più ambite a metà anni 90, ancor prima dell’approdo sulle rive del lago Ontario del cugino di Tracy McGrady. E le divise dei Raps sono tutte abbastanza belle, mediamente. Alcune bellissime. Anche questa non sarebbe male, visto che è semplicemente la divisa di quel periodo a cui sono state ricolorate le bande laterali, normalmente grigie e nere. Diciamo che il confronto con l’originale è perso impietosamente, ecco.

3) Cleveland Cavs, 1980-1983

Il senso delle proporzioni, questo sconosciuto.

I Cavs si sarebbero meritati il gradino più alto del podio per la quantità di jersey brutte sfornate negli anni, tra cui è doveroso citare almeno questa e questa, risollevandosi praticamente solo con l’arrivo di LeBron James, quando si è capito che facendo delle divise perlomeno decenti avrebbero potuto venderne più di qualcuna. Ma questa? Che ci avranno trovato, di bello, in questa? Ah, oltretutto, nella peggior stagione a livello di record vinte-perse della loro storia (15-67, stagione 1981-82), i Cavs vestivano questa divisa.

2) Dallas Mavs Metallic Silver, 2004

Silver Alternate - Dallas Mavericks Gray Jersey (300x450), Png Download
Leggermente vistosa, isn’t it?

In questo caso, per dare la descrizione migliore possibile di questa jersey, ci arriva in soccorso direttamente Mark Cuban, vulcanico proprietario dei Dallas Mavericks dal 2000. “Sembravano dei sacchi della spazzatura bagnati, le ho fatte togliere dal mercato dopo una sola partita”. Se a un primo colpo d’occhio non vi sembrano così male, provate a pensare a che colore potevano assumere quando i giocatori cominciavano a sudare. Non vi viene in mente? Ve lo dico io: marrone scuro. Al Whitley, che ai tempi si occupava delle divise a Dallas, racconta una versione ancora più brutale. “Cuban mi ordinò di dargli fuoco.” Severo ma giusto.

1) Atlanta Hawks, 1970-1972

Una sola domanda risuona, vedendo questa jersey: perché?

Devo dire la verità: le jersey degli Hawks sono quasi sempre tra le più belle della NBA, a mio modestissimo parere. Mi piaceva tantissimo quella con l’aquila che tiene il pallone da basket tra gli artigli, in uso nella seconda metà degli anni novanta, mi è piaciuta quella a fondo blu, anche se non era esattamente la combinazione di colori tipica di Atlanta, con il bianco e il rosso a farla da padrone. Ma questa, signori miei, questa? Ci pensate che hanno fatto indossare una canotta del genere a un mito come “Pistol Pete” Maravich? E non è un crimine contro l’umanità, questo?

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