Le poche virtù della carne

Quante volte ci siamo detti e convinti che alla base di una buona alimentazione vi  è un sostanziale equilibrio di carboidrati e proteine?

Quante volte abbiamo coniugato il mantra di accompagnare una succosa bistecca con una bella insalata d’orto, accompagnata perché no da un bicchiere di rosso?

Io ce lo vedo Carl Grove, 90 enne ruggente che a vederlo quasi lo scambi per uno di settanta, addentare con soddisfazione se non con qualche difficoltà, una di quelle steak americane giganti, farcite da patatine talmente bionde che la salsa barbecue farebbe da corona.

Lo vedo anche ridere con la faccia superba in un sorriso yankee, rispetto ai suoi coetanei  che hanno difficoltà evidenti a mangiare semolino e andare al bagno da soli, mentre lui sfreccia sul traguardo di Breingsville, Pennsylvania, proclamandosi Campione Nazionale per la Categoria tra i 90 e i 94 anni.



Una storia meravigliosa di sport oltre l’età, con tutti gli stereotipi annessi e connessi, peccato che la bistecca e la vittoria siano stati indigesti: il ruggente vecchietto è  risultato positivo all’epitenbrolone, sostanza dopante contenuta pare proprio nell’invitante appendice bovina ingerita qualche ora prima della gara.

L’Usada ha quindi tolto il titolo  senza però sospendere il buon Carl Grove, credendo alla storia della carne ingerita ore prima e contenente dosi massicce di ormoni delle crescita (una storia che ricorda quella molto più spendibile come impatto giornalistico di Contador, sospeso per due anni con ordine retroattivo per uso di clebuterolo, dopo la vittoria al Tour del 2010 ).

Chissà cosa direbbe mio nonno se fosse ancora vivo, visto che i ricordi che ho con lui sono legati a ore sul divano a seguire Pantani con il commento di De Zan.

Un ricordo incorniciato come uno degli smacchi più forti della mia infanzia, a causa della notizia di squalifica del Pirata, a Madonna di Campiglio: mia nonna, me lo ricordo ancora, aveva preparato merluzzo e patate lesse.

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