He’s coming back. Il 2020 per gli amanti delle arti marziali miste inizia con un il botto: a rientrare nella gabbia più famosa del mondo, quella della UFC, è ‘The Notorious’ Conor McGregor, con il primo di tre match previsti per il suo 2020. A Las Vegas, questa notte, ad attenderlo ci sarà ‘Cowboy’ Donald Cerrone, in streak negativa dopo due sconfitte.
Il ritorno di McGregor, però, riaccende i riflettori sulle arti marziali miste: è grazie a lui infatti se in molti Paesi (Italia compresa) la disciplina si è via via diffusa. I motivi sono i più disparati: vuoi per le sue origini (è irlandese, quindi più ‘vicino’ al mercato europeo), vuoi per il suo modo di fare (cocky, come dicono negli States) o per quel che ha combinato fuori dalla gabbia. Insomma, chi più ne ha, più ne metta.
Man on a mission
McGregor torna con un obiettivo, o meglio, per cacciare una preda: Khabib Nurmagovedov. Khabib è l’altra ‘sensation’ della UFC. Origini umili – arriva dal Daghestan, sapete dove si trova? – e tanta cattiveria agonistica. Il suo record parla chiaro: 28 match, 28 vittorie. Sottomissioni, ground & pound, decisioni arbitrali: insomma, ovunque lo si guardi, si vede sempre un atleta più che consolidato.
Il primo clash tra McGregor e ‘The Eagle’ Khabib è arrivato nel 2018: a vincere fu Khabib per sottomissione al quarto round. Una sconfitta poco digerita da McGregor, che prima annunciò il ritiro e poi cominciò a balzare agli onori delle cronache.
A distanza di due anni, che per un fighter non sono pochi, tornerà a combattere con un obiettivo dichiarato: vendicare una sconfitta che brucia contro un atleta in ascesa.
Stay focused
McGregor, tra il 2018 e il 2020, è balzato alle cronache per tutto tranne che per quel che sa fare: combattere. Risse, litigi con fan e paparazzi e accuse di violenza sessuale rilanciate dal New York Times.
Qualcosa che The Notorious sembra volersi mettere alle spalle. Con dettagli che non sembrano sfuggire ai fans e gli addetti ai lavori. Dichiarazioni legate ai suoi prossimi impegni (nel mirino c’è il boxeur Manny Pacquiao) e legate alla voglia di cambiamento. Altro dettaglio? L’arrivo in orario per la conferenza di presentazione tenuta giovedì per il match di stanotte contro Donald Cerrone, un fighter fin troppo sottovalutato sotto certi aspetti.
Al di là di quello che accadrà tra qualche ora, è legittimo sperare in una rinascita? Forse sì, forse no: ma la Red Hair Redemption può cominciare stanotte, e a farne le spese potrebbe essere un Cowboy, visto che McGregor ha promesso un KO.

Giornalista professionista. Curioso e mancino. Scrivo e scatto, senza pose che è più divertente. Con un buon caffè e una bella storia hai tutta la mia attenzione.