Playoff time – Chi arriverà al Super Bowl LV?

Gennaio è tempo di auguri, buoni propositi e, soprattutto, di playoff Nfl. La regular season del campionato di football americano è finita e nello scorso fine settimana è andato in scena il Super Weekend del Wild Card Round. Vi anticipiamo subito che in questa stagione non sono mancate le sorprese e la post-season sta offrendo, e offrirà ancora, numerosi spunti d’interesse. Tra playoff allargati, ritorni dopo tempo immemore, nobili decadute, corsi e ricorsi storici e curiosità, ce n’è davvero per tutti i gusti!

Una formula nuova

Il primo motivo d’interesse è il nuovo format dei playoff: da questa stagione, infatti, non sono più sei ma sette per conference le squadre qualificate. Questo significa che, oltre alle quattro vincitrici delle division di ogni conference, hanno staccato l’agognato pass tre cosiddette wild card e non più due. Ricordiamo che per wild card s’intendono le tre franchigie per conference con il record vittorie-sconfitte migliore a non aver vinto la propria division. Di conseguenza, sono cambiati anche gli accoppiamenti: rispetto al passato, solo la prima di ogni conference si è guadagnata il turno di riposo e l’accesso direttamente al secondo turno (il Divisional Round di questo weekend), mentre tutte le altre sono scese in campo già da sabato scorso secondo il tabellone aggiornato qui sotto: le seconde contro le settime, le terze contro le seste e le quarte contro le quinte, con le vincenti delle division hanno disputato il primo turno in casa. Una nuova formula che lasciava un dubbio: più squadre significa maggiore spettacolo oppure permette l’accesso a franchigie qualitativamente inferiori che possono abbassare il livello complessivo dei PO? Il primo turno sembra aver dato ragione al nuovo format, dato che in linea di massima ha prevalso l’equilibrio, anche dove era meno atteso, ma per un giudizio più completo occorrerà aspettare febbraio.

Ecco il tabellone aggiornato in seguito ai risultati dello scorso weekend: domani e domenica entrano anche le teste di serie. Questi gli accoppiamenti: Bills-Ravens e Chiefs-Browns per la AFC e Saints-Buccaneers e Packers-Rams per la NFC.

Il Wild Card Round in breve

Le partite dello scorso fine settimana hanno decretato le “final eight” ancora in corsa per arrivare al Super Bowl del prossimo 7 febbraio. Per la Afc, hanno rispettato il pronostico i Bills della connection tra Allen e Diggs (miglior ricevitore della lega per yard e ricezioni) anche se non hanno affatto demeritato i Colts di Rivers, che possono recriminare per qualche scelta discutibile nel game plan e per un field goal fallito che grida ancora vendetta. Negli altri due incontri, invece, sono arrivati i successi di squadre “arrivate dietro” in stagione regolare: i Ravens hanno sfoggiato una difesa monstre annullando il miglior runningback della lega per il secondo anno consecutivo, tale Derrick Henry, e si sono imposti in rimonta in casa dei Titans grazie a un Lamar Jackson forse meno spettacolare ma più concreto, mentre nella notte di domenica i Browns hanno sorpreso gli Steelers a Pittsburgh ipotecando il successo già nel primo quarto, terminato con il punteggio shock di 28-0. A nulla è valso il tentativo di rimonta dei gialloneri di Roethlisberger (protagonista in negativo con 4 intercetti lanciati).

Il primo touchdown dei Browns dopo 18 anni di astinenza arriva dopo 14 secondi: Big Ben capisce subito che sarà una serata difficile

Analogo l’esito degli incontri in Nfc, dove solo la seconda seed tiene fede alle aspettative della vigilia: i Saints regolano dei Bears troppo brutti per essere veri e avanzano col minimo sforzo, andando a incrociare i Buccaneers di Tom Brady, che in realtà erano favoriti, anche se wild card, dato che andavano a far visita al Football Team di Washington, ai playoff con un record negativo di 7 vittorie e 9 sconfitte e pure privi di Alex Smith, del cui miracoloso ritorno in campo vi avevamo già parlato. Meno prevedibile, invece, il passaggio del turno dei Rams (6°) in casa dei Seahawks (3°): la difesa losangelina ha maramaldeggiato a Seattle, mettendo costante pressione a Wilson e limitando il suo ricevitore principale (Metcalf) grazie all’ottimo lavoro del tackle Donald e del cornerback Ramsey su tutti.

Merita un plauso Taylor Heinicke, Qb di riserva di Washington: dalle lezioni online per la laurea in ingegneria al campo da un giorno all’altro per guidare il Football Team in una partita di playoff. Sconfitta onorevole e una bella dose di cuore per questo ragazzo.

In pole position

Una volta concluso il primo turno, quindi, ecco che entrano in gioco anche Kansas City Chiefs e Green Bay Packers, che scattano davanti a tutti dai blocchi di partenza in qualità di prime della classe rispettivamente di Afc e Nfc. Nel Divisional Round, queste affronteranno rispettivamente Browns e Rams, partendo col favore dei pronostici e rimanendo forse le principali indiziate a sbarcare a Tampa Bay per l’ultimo atto. I Chiefs proveranno a unirsi al novero delle franchigie che hanno vinto il Super Bowl per due stagioni consecutive (ci sono riuscite Steelers, Dolphins, 49ers, Cowboys, Broncos, Patriots e proprio i Packers) dall’alto del miglior record assoluto (14 vittorie e 2 sconfitte, di cui una ininfluente all’ultima giornata della stagione regolare). Dall’altra parte del tabellone, i Packers cercheranno di far valere il fattore campo nel loro tempio di ghiaccio, il Lambeau Field, pur privo della spinta dei propri sostenitori. A proposito di fattore campo…

Vederlo vuoto fa male al cuore, ma resta uno stadio per cuori forti: chi vuole arrivare al Super Bowl nella NFC deve passare dalla “Frozen Tundra”!

L’incidenza del Covid

Un articolo di novembre a cura del Washington Post sottolineava come questa sia la stagione con la percentuale minore di vittorie casalinghe dal 2002 a oggi. Un fattore è chiaramente l’assenza di pubblico (o la sua presenza in un numero molto limitato), che rende gli stadi dei grandi catini silenziosi che favoriscono le squadre in trasferta, costrette solitamente a costruire le proprie azioni (i cosiddetti drive) frastornate dal rumore del pubblico di casa atto a disturbare la buona riuscita delle stesse. Tuttavia, l’impatto del Covid è solo parziale, in quanto il calendario di questa stagione ha visto più spesso in trasferta squadre sulla carta favorite, altro fattore che ha chiaramente inciso. Il tutto si potrebbe quindi riassumere con la massima secondo cui “giocare bene è meglio che giocare in casa”. Una tendenza che si è ripetuta anche al primo turno dei playoff, dato che solo due incontri su sei hanno registrato il successo della squadra di casa.

Per quanto riguarda invece l’impatto sulla regolarità del campionato, il protocollo sanitario sembra aver funzionato bene: solo un paio di incontri sono stati rinviati e rigiocati qualche giorno dopo, ma non ci sono state franchigie falcidiate dai contagi, nessun match cancellato e tutte le week sono filate lisce. Una vittoria per la National Football League, che fa il pari con quella della Nba nella bolla di Orlando per gli scorsi Playoffs (anche se ora la palla a spicchi sta avendo problemi a gestire questo avvio di regular season).

Il tasso di vittorie in casa dopo 9 giornate dal 2002 a oggi e il drastico calo registrato quest’anno.
Da un articolo del Washington Post dello scorso 11 novembre

Divisional Round: background e pronostici

Nella Afc, i Qb delle quattro squadre rimaste hanno tuti meno di 26 anni!

L’ultima volta che i Browns avevano fatto un’apparizione in post-season, le radio passavano Little by Little e The Scientist, i nuovi successi di Oasis e Coldplay, e Greta Thunberg era nata da un paio di giorni. Come 18 anni fa, hanno affrontato i rivali degli Steelers al primo turno, vendicando stavolta la sconfitta del 2003 e ritrovando un successo che mancava addirittura dal 1° gennaio del 1995. Quella del 1995 è anche l’ultima stagione che i Bills avevano concluso con la vittoria della propria division prima di questa, che ha spezzato l’egemonia dei Patriots che durava ormai da undici annate consecutive. Il quarterback di Buffalo Josh Allen, per rendere l’idea, sarebbe nato un anno dopo. Sono queste le due grandi novità della Afc, che si uniscono a due certezze degli ultimi anni: i Chiefs campioni in carica e i Ravens, alla quarta apparizione consecutiva.

Dall’altra parte del tabellone, è Tampa Bay la città che ha riabbracciato la post-season dopo più tempo: i Buccaneers non presenziavano dal 2008, quando vinsero la loro division per poi uscire subito in casa contro i futuri campioni dei New York Giants nel Wild Card Round. Uno dei segreti del successo della organization della Florida è stato l’ingaggio di Tom Brady (e Rob Gronkowski), evidentemente ancora in grado di spostare gli equilibri, visto che al contempo non si è qualificata la loro ex squadra, i New England Patriots, protagonisti assoluti degli anni Duemila. Il n° 12 affronterà un altro Qb ultraquarantenne, ovvero Drew Brees dei Saints, altra conferma degli ultimi anni a cui è sempre mancato l’acuto decisivo per arrivare in finalissima. Anche Green Bay è ormai un’abbonata alla post-season (otto apparizioni nelle ultime dieci stagioni) e Aaron Rodgers, candidato forte per il titolo di Mvp, conta di tornare al Super Bowl dopo quello vinto il 6 febbraio 2011. Contro si troverà però la temibilissima difesa dei Los Angeles Rams, tornati ai PO dopo il Super Bowl perso nel 2018 contro i Patriots e un anno sabbatico.

Dall’altra parte, invece, Tom Brady (ma anche Drew Brees) ironizza sui social: una partita da History Channel tra i due vecchietti della Nfl!

Ma cosa possiamo attenderci da queste quattro partite? Quella delle 22.35 (ore italiane) di stasera tra Rams e Packers nel gelo del Lambeau Field potrebbe essere la più bloccata: la prolifica offense dei Packers affronta la granitica defense dei Rams, la cui incognita principale è la condizione del Qb Goff, costretto a giocare il Wild Card game con un pollice malconcio. Sfida nella sfida quella tra il ricevitore Adams, principale target di Rodgers, e il cornerback Ramsey. La nostra pick: Packers.

A Los Angeles hanno un messaggio per Rodgers: Donald the Terminator farà di tutto per prenderlo
C’è un nuovo idolo a Buffalo

Nella notte tra stasera e domani (kickoff alle ore 2.15 italiane), potrebbe andare in scena il match più equilibrato e incerto. Si affrontano due quarterback della draft class del 2018 (Josh Allen e Lamar Jackson) che fanno del dinamismo la loro arma principale, a beneficio dello spettacolo e dell’imprevedibilità delle giocate offensive. I Bills non hanno convinto del tutto contro i Colts, mentre i Ravens hanno dato esempio di solidità e Jackson è sempre una minaccia soprattutto quando parte palla in mano. La nostra pick: Ravens.

Domani invece, scendono in campo prima i Chiefs che ospitano la mina vagante Browns. Potrebbe essere la partita più spettacolare, dato che parliamo di due franchigie capaci di lunghi drive offensivi viste le tante armi a disposizione, sia “in aria” (Hill e Kelce per Mahomes, Landry per Mayfield) che “su terra” (da paura il duo di Rb dei Browns Chubb-Hunt). Il turno di riposo può aver impolverato gli ingranaggi di Kansas City, mentre l’entusiasmo per la vittoria a Pittsburgh può dare una marcia in più a Cleveland, che però rischia di pagare uno scotto di inesperienza. Potrebbe rivelarsi un match dal punteggio alto, vista anche la difesa non proprio irresistibile dei Browns. La nostra pick: Chiefs.

I Chiefs vogliono ripercorrere lo stesso cammino degli ultimi PO
Michael Thomas si preannuncia una spina nel fianco per la secondaria dei Bucs

Infine, con inizio alle 00.40, ecco la sfida forse più attesa, quella tra due mostri sacri come Brady e Brees, alla guida di Buccaneers e Saints. Al Superdome di New Orleans, i padroni di casa cercheranno di replicare le due vittorie ottenute in regular season, ma occhio a Tom Brady, vero e proprio animale da playoff. Tampa Bay sembra più dipendente dal suo Qb rispetto a New Orleans, che ha trovato soluzioni diverse per gestire Brees e conta, oltre che su Kamara, runningback di totale affidamento, anche sul fattore sorpresa che risponde al nome di Taysom Hill, Qb sui generis. Due squadre con ottime linee offensive a copertura dei propri fuoriclasse: chi riuscirà di più a far breccia, può conquistare il Championship Game. La nostra pick: Saints.

Curiosità

L’aneddoto più simpatico di questa post-season finora riguarda senza dubbio la partita tra Bears e Saints di domenica scorsa. Negli States, il match è stato trasmesso anche su Nickelodeon, il noto canale per bambini. Il risultato è quello che vedete qui sotto. Dite addio alla guerra per il telecomando: figli piccoli e genitori, tutti contenti. Che aspettiamo a farlo anche con le partite di serie A?

Questo è quello che vedevano i telespettatori durante un tentativo di field goal!
Slime in End Zone per il touchdown dei Saints!

In chiusura, vi ricordiamo tutti i playoff fino al Super Bowl del 7 febbraio sono visibili su Dazn oppure sottoscrivendo un abbonamento a Nfl Game Pass, disponibile anche in Europa. Buon divertimento, non ve ne pentirete!

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